giovedì 18 settembre 2014

Play it again, Piparo

La conferenza al Sistina di Roma

Mentre varco la soglia de Il Sistina, dopo i recenti successi di Ted Neeley al suo trionfo italiano nella capitale, mi sento sempre battere il cuore, tanto è stato esilarante e coinvolgente lo spettacolo della primavera passata; c'è una ragione in più per essere emozionata : di lì a poco avrei conosciuto altri due dei personaggi mitici del film, li avrei ammirati ed amati, nella loro semplicità, umanità e schiettezza: Barry Dennen(Pilato) e Yvonne Elliman (Maddalena), che rappresentano la vera novità di questo secondo debutto romano.


Attendendo la tournée europea

Apprenderemo dalla conferenza stampa tutte le anticipazioni della nuova stagione di Jesus Christ Superstar al teatro Il Sistina, nonché l'annuncio delle prossime date nei teatri italiani e poi forse europei.

In ogni caso sarà in cartellone a Il Sistina dal 18 al 28 settembre, per approdare all'Arena di Verona con uno stupendo allestimento, in un'unica data, il 12 ottobre, a seguire il teatro Arcimboldi di Milano dal 16 ottobre al 2 novembre, mentre vengono confermate le date al teatro Verdi di Firenze, dal 2 al 7 dicembre.

Una grande esplosione di consensi, una scia che raggiungerà forse l'Inghilterra, con questa compagnia di teatranti affascinanti e magnifici per coerenza e temi.
Le perplessità iniziali per questo cast di cantanti la cui età è diversa da quella dei personaggi dell'opera, è andata scemando, sull'onda di un successo tributato dovunque dal pubblico: siamo certi che la tournée europea non tarderà.


Il testimone è passato al regista siciliano

Nello sguardo del regista dello spettacolo, Massimo Romeo Piparo, indovino soddisfazione e un po' di trepidazione per quello che sta realizzando nel suo percorso: un nuovo capitolo della Grande Saga di Jesus Christ Superstar.
Grazie alle sue insistenze degli scorsi dieci anni, Ted Neeley ha accettato di recarsi in Italia, di nuovo nei panni di Jesus e ancora grazie al coraggio di questo regista capace di scommettere su di un cantante così magnifico,sebbene la parte sia sempre stata sua, a dispetto dell'età.
Ma adesso è lui, Piparo, a raccogliere l'eredità dei grandi geni che diedero luce a questa grande opera rock, Andrew Lloyd Webber e Tim Rice e mentre negli States molte sono state le rappresentazioni teatrali dell'opera, in Europa il testimone passerà a lui direttamente da  Norman Jewson, che sul grande schermo ebbe il merito di condurre JCS a fama mondiale.

 Un messaggio di Pace

Ma quella volta c'erano dei ragazzi, perlopiù hippies, musicisti e cantanti, pieni di talento e di ideali.
E a quel tempo erano tutti entusiasti rappresentanti di una generazione che voleva cambiare il mondo, anche se Ted, con un po di amarezza, ha precisato che purtroppo "le guerre non sono mai finite", a dispetto di quel pensiero pacifista di allora; ma poi non resiste a mostrarci un saggio della sua dapprima umilissima, ma poi potente dialettica, che in un attimo diventa un dialogo con ciascuno degli astanti e c'è molto di più in quello che dice: come l'opportunità di un'educazione alla pace nel dovere di ciascuno di noi (ma di questo argomento parleremo prossimamente).

Assente, ma sempre presente, Carl Anderson



Assieme ai mitici attori, il talentuoso ed intelligente artista Feysal Bonciani, grande rivelazione di questa edizione, era lì in luogo del compianto e magnifico Carl Anderson, carissimo amico di Ted, cui lo stesso Piparo si è riferito con affetto durante la conferenza.
Ted, a differenza dei suoi colleghi attori, non dimentica mai nessuno. Neanche quando sia stato l'evento più definitivo della vita a separarlo dal suo migliore amico (e se ti capita di parlarne con lui, a tu per tu, questo lo percepisci bene..).
Ed ecco che li ho visti in un attimo riuniti, Ted, Carl e i loro vecchi amici, Yvonne Elliman e Barry Dennen, quest'ultimo sempre argutissimo e pieno di humor: indimenticabili e meravigliosi artisti di quella che sarà ancora sicuramente una grande performance.

Aneddoti curiosi

E tutti accanto al loro nuovo amico, regista intelligente e sensibile, conduttore affascinante dell'evento, Massimo Romeo Piparo, cui Ted manifesta affetto e considerazione.

Attesa per più di un'ora dagli astanti, la conferenza ha preso un ritmo serrato, mentre incalzavano le domande dei vari giornalisti convenuti.

Yvonne, splendida e raggiante, piena di humor e di sfrontata immediatezza, ha strappato al pubblico qualche risata per i suoi aneddoti divertenti sul film..sembrava di percepire il  calore del vecchio cast, i lazzi e le confidenze, a volte anche la loro intenzione di mantenere quel ritmo, persino durante le prove che avranno luogo in questi giorni.
Motivo in più per attendere il trionfo dell'opera rock più famosa al mondo, qui con una grande orchestra, meravigliosamente diretta dal Maestro Emanuele Friello.

Un cast in armonia per un grande spettacolo

Sono intimidita e felice, come se assistessi al ricongiungersi di una famiglia da lungo tempo separata... confesso di essermi un po' commossa, sopratutto quando Yvonne ha scherzato amabilmente sulla mia maglietta, su cui era dipinta una farfalla...tanto tempo prima avevo udito per la prima volta la sua voce eccezionale e melodiosa ed era stato allora, immersa in quelle note, che avevo sognato un mondo migliore..









What's that buzz

Tell me what's happening

di Paul the sailor

Sabato pomeriggio: finalmente il sole splende anche sulla nostra magnifica Italia, dopo tanti giorni di pioggia ci voleva proprio.
Potrebbe essere una bella giornata se non fosse per il serpeggiare sempre più insistente e diffuso di un malumore tra molti miei amici di FB e non, tutti accomunati dal fatto di essere fans di Ted Neeley.
Oggi dunque, ho deciso di mettermi al lavoro e di fare un po' di chiarezza su ciò che sta accadendo dentro e fuori del Circle Turning (per i non addetti ai lavori è il nome che Ted usa per indicare l'unione spirituale tra lui ed ognuno dei suoi fans, siamo tutti parte di una catena che ci rende uniti e più forti).

Iniziamo proprio dal Circle Turning e dai Tedheads (il nome ufficiale dei fans di Ted), questi esistono negli Stati Uniti fin da quando, quarant'anni fa, uscì il famoso musical Jesus Christ Superstar.
Sappiamo che Ted è un cantante meraviglioso (io lo considero la vera voce del rock) ed un grande attore, ma per tutti è soprattutto l'uomo che ha dato il suo volto a Gesù.
Il compito di un fan (l'unico compito, in effetti!) è quello di sostenere la celebrità alla quale si sente legato e manifestare la propria sincera ammirazione.
In effetti è quello che è sempre successo tra i nostri “colleghi” fans d'oltre oceano.

Poi, ad aprile 2014, l'impossibile è accaduto: Ted Neeley  è venuto in Italia per una tournée trimestrale di JCS.
Il successo è stato enorme, oltre l'immaginabile: i fans italiani di Ted sono aumentati a dismisura e la sua popolarità è addirittura cresciuta ulteriormente.
E fin qui siamo tutti all'apice della contentezza.

Purtroppo, nella nostra bella penisola, non ci sono solo simpatiche persone e buoni sentimenti, c'è pure un vecchio retaggio fazioso che è penetrato in profondità nella nostra cultura, fino a diventare parte del nostro patrimonio genetico.
In alcune persone più che in altre, questo retaggio è più evidente e si esprime in modo preponderante nella vita quotidiana.
Ecco quindi che, vicino a chi davvero vuol bene a Ted, sono comparse persone abiette e senza scrupoli che vogliono solo arricchirsi e far fortuna nella sua ombra.
Nelle varie mails che sono giunte alla mia attenzione, i miei amici di Facebook mi narravano anche delle ripetute e gravi offese di cui altri innocenti fans erano stati oggetto: non ho potuto non notare una cattiveria ed un'aggressività ingiustificate e totalmente prive di ragion d'essere.
Oltre alle gravi invettive scritte ed alle aggressioni verbali in luoghi pubblici, tali abietti figuri si dilettano nella vecchia arte del pettegolezzo gratuito, che a volte sconfina persino nel gossip sul soggetto idolatrato, per una sorta di narcisistico senso di potere.
Questo modo di comportarsi arreca offesa anche a noi italiani, che nulla abbiamo a che fare con questi laidi individui, il cui unico scopo è creare tensione e divisione per poter primeggiare (“divide et impera”).

In questi giorni Ted Neeley è tornato nel Bel Paese per una nuova ed entusiasmante tournée e
questa è la ragione del mio intervento attuale, dopo mesi e mesi di pazienza e speranze che tutti, illuminati dalla chiarezza del suo messaggio, magari, si fossero ravveduti.

A tutti voi amici, voglio dire che, se da un certo punto di vista la protesta è giusta, perché volete far arrivare il vostro messaggio a Ted circa queste persone indisponenti, d'altra parte, se siamo davvero suoi fans, il nostro dovere è quello di dargli supporto, di combattere e sconfiggere coloro che  vogliono oscurare il suo messaggio.Come suoi fans noi abbiamo il dovere di sostenere nella vita i suoi ideali e praticarli il più possibile.
So che è sbagliato dare consigli, ma in questo caso mi sento di darvene uno, che poi è quello che faccio anch'io: per i veri fans di Ted Neeley, i Tedheads, c'è e c'e' sempre stata la creazione del circolo di amore che ha nome "Circle Turning", sotto il quale Ted riunì i suoi fans e animato da una donna stupenda, amica dello stesso Ted da tantissimi anni e da tante altre amiche, serenissime e piene di affetto e luminosità.

Ted non è solo un divo, è anche una persona buona e umile, con la quale si può parlare e ognuno di noi, che ascolta la voce del proprio cuore e poi agisce limpidamente, in Pace, Amore e Luce, sta seguendo il suo messaggio e non avrà bisogno di nascondere la propria voce all'interno di dimore segrete, perché la sua parola  porterà solo chiarezza, restituendo  la serenità perduta.
Grazie per avermi ascoltato e perdonate la mia franchezza: rimango disponibile come sempre per tutti presso il mio profilo Facebook, sempre aperto e conciliante con chiunque voglia parlarmi.
Paul the sailor

Caro Paul: ti ringrazio della tua lettera e della tua accorata difesa di chi è stato vittima di fraintendimenti e di ambiguità.
E' indubbio che una figura come Ted Neeley, il cui approccio col pubblico è diretto ed emozionante, faccia dimenticare a qualcuno la regola della saggezza e della compostezza.
Ma allo stesso modo non posso dirmi d'accordo con te, perché ritengo che, per seguire l'insegnamento di Ted, sia giusto lasciare che tutti possano esprimersi a loro modo.
Una delle frasi  più illuminanti che ho udito pronunciare da Ted è stata proprio a proposito della pace.
"Essere per la Pace significa rispettare l'opinione degli altri,qualunque essa sia, seppure a noi apparisse abietta" .
Nel dir questo portava l'esempio della Guerra e illustrava come,  per professarsi a favore della Pace, occorra rispettare anche chi militi dalla parte avversa, perché é nella franchezza del dialogo, nella fiducia e nella sobrietà dell'incontro, che si instaura poco, a poco, la possibilità di piantare semi di Pace.
Ricordo che alla Conferenza Stampa della Tournée italiana affermo' che avrebbe potuto parlare un giorno intero a questo proposito e ti confesso che  per un attimo ho desiderato che lo potesse fare, dando  a noi che lo ascoltavamo la possibilità di conoscere ancor meglio il suo pensiero.
E so bene che questo atteggiamento mite non vuol dire certamente accondiscendere a scelleratezze, ma solo rispettare tutti, al di là di insensate polemiche che non farebbero che guastare l'Armonia che Ted comunica a noi tutti con il suo magnifico canto e la sua testimonianza luminosa.
Sono comunque certa che Ted, sebbene  impegnato nelle sue meravigliose performance, non smetta mai di riconoscere la Verità e l'Onestà di chi lo segue degnamente ed è per questo che fa vibrare nel Circle Turning, l'unione pacifica e fraterna dei suoi fans.


giovedì 11 settembre 2014

Barbara: quel sorriso è per te

La mia esperienza con Ted Neeley

di Barbara Rea

Ricordo che da settimane avevamo idea con il mio compagno di andare a vedere JCS: lui, poi  essendo più grande di me  aveva vissuto appieno quegli anni magici dell' uscita nelle sale del film.
E così un giorno, verso la fine di maggio,siamo passati davanti al sistina, ci siamo guardati negli occhi e in un attimo siamo volati verso la biglietteria.

Il destino aveva riservato due posti per noi

Il caso (ma al caso ci credo poco) ha voluto che ci fossero soltanto 2 posti vuoti. Considerate che a mio avviso uno spettacolo va visto in poltronissima, per poter vivere tutte le espressioni e l'energia degli attori....
 E pensate che sorpresa: i due posti vuoti erano... in quinta fila centrale....direttamente al centro del palco!
Meglio di così, non avrei potuto sperare: sembravano aspettare solo me... quei due posti.
Quando è iniziato...non sapevo esattamente cosa aspettarmi, sì, il film lo avevo visto e infatti, Ted mi era entrato nell'anima; il messaggio di JCS si era consolidato nella mia mente....ma devo ammettere che trovarmi così dal vivo, catapultata all'interno della storia, beh....che emozione...quasi non socchiudevo gli occhi,pur di  non perdere un solo frame.

Il pubblico in delirio, il Sistina vibrava sulle sue note

Guardavo tutti, ma non riuscivo a distogliere l'attenzione da quell'uomo, quell'uomo che mi faceva vivere il rapporto con Judas, la Maddalena, ma che possedeva quell' umanità infinita, a dispetto della divinità.
Ricordavo la sua voce nel film, ma ora quella voce che già amavo, era diventata una voce matura, che ti vibra dentro.
La voce, il timbro, la sua interpretazione, che ne fa l'unico vero amabile interprete di un colossal.
E' Ted l'esperienza indimenticabile.
Finisce il primo atto ed io già sono eccitatissima, con il mio compagno, forse più lucido di me, che mi guarda incuriosito...
Ecco, ci si siede di nuovo....si riapre il sipario....
Arriva così, dopo pochi minuti, la scena nel Getsemani....io già comincio a tremare...in un istante mi compare nella mente Ted, così come lo ricordavo nel film....cosa sarebbe accaduto..ora:
" Peter, John, James....Ted si avvicina, sale sulla passerella....("diamine è così vicino!").
Morta! Ho la pelle d'oca, i brividi corrono lungo tutto il corpo, non ci sono parole sufficienti per descrivere quei minuti che avrei voluto non terminassero mai. Quei momenti in cui Ted rappresenta un Jesus così umano, quel dialogo con il Padre così aperto...è incredibile, è magico.
Ti si stampa nella mente, indelebile, così come nel cuore. Lo vivi, il dialogo con il Padre, Ted è unico nel trasmettere un messaggio così grande.
Il pubblico è entusiasta, e c'è una cosa che mi ha colpito davvero tanto. Sentivo 'friggere' tutto il corpo, vibrava tutto, era tutta l'energia di quella sala, tutta l'energia che stava circolando in quel momento. Non ho mai avuto prima d'allora una esperienza simile.
Sono alla prima serata e ho già scritto un poema....
Accorcio....finisce lo spettacolo...usciamo dalla sala, la prima cosa che faccio è dire al mio compagno: prossima settimana devo portare mio figlio: assolutamente non può perdere una esperienza così.
Non sapevo che Ted si fermasse a salutare il suo pubblico, lo leggo all'uscita, ma il mio compagno mi trascina via.
Mentre cammino, uscendo, mi attacco immediatamente al cellulare, chiamo mio figlio e lo avverto che sarebbe venuto con me a teatro, altrettanto costringo a fare al mio compagno con sua figlia.
 Insomma arrivo a casa e, prima di andare a letto, ho già comprato su internet 6 biglietti per
il 6 giugno.

Condividere la gioia di mio figlio: il regalo più bello

 Io, il mio cucciolo 22enne, il mio compagno e sua figlia di 20, nonchè una coppia di amici. 
I dieci giorni fino al 6 giugno sono stati interminabili,ma quella data finalmente arriva.
Mio figlio, nel frattempo, si riguarda il film (che apprezza soprattutto per la storia). 
E così preparati, entriamo a teatro, stavolta abbiamo scelto un posto strategico: poltrona numero 1: mio figlio, numero 2 per me.....e si', perchè...stavolta la mano di Ted, quando lui passerà tra le file... la voglio proprio stringere!
Solito rituale: mi godo il primo atto 2 volte, la prima per lo spettacolo, e la seconda perché leggo negli occhi di mio figlio sorpresa e piacere dello spettacolo.
E quale soddisfazione può essere più grande? Condividere questo amore con lui è stato magico!
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Intervallo, secondo atto..:.Getsemane, altra scarica d'energia, e mio figlio lì, a bocca aperta....
Ebbene : siiiiiiiiiiiii, sono la donna più felice del mondo.
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Passaggio di Ted nel corridoio, riusciamo io e mio figlio a dargli la mano....mi sono sentita quasi di dare la mano ad un vero Messia, ma per me lui lo è, davvero. Perchè ti trasmette un messaggio di amore e umanità ...
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Fine dello spettacolo, leggera come l'aria, elettrizzata, corro a cercare i famosi bigliettini per essere ricevuti da Ted: e siamo ancora io, mio figlio e la coppia di amici.
Il mio compagno e la figlia non hanno voluto trattenersi...peggio per loro.
 Biglietto numero 2. Wow!...
Passa la mezzanotte ed ecco che compare Ted, all'interno del foyer del teatro, io sono fuori in attesa, con il naso appiccicato alla vetrata.
 Numero 1: guardo quest' uomo, senza tunica, in jeans, giubbotto di pelle e
cappello...non mi sembra vero di trovarmi vicino a lui, il Lui del film, quell'unico lui.
 Sono frastornata, ma sento i miei occhi brillare.

La mia mano stretta nella sua

Quasi tocca a noi, io,troppo timida per farmi avanti, cerco di passare dietro i miei amici, che invece inesorabili mi spediscono per prima....si apre la porta ed entro, mio figlio dopo di me e poi i due amici. 
Guardo Ted, mentre mi avvicino, incontro i suoi occhi e lui mi prende la mano e la tiene stretta
tra le sue, per tutta la durata dell'incontro. 
Parliamo, piu o meno in un inglese approssimativo, supportati dall'interprete. Non ricordo più con precisione di cosa abbiamo parlato, tanta è stata l'emozione, ma più o meno dell'esperienza dello spettacolo, e di Roma, e ...non so: ero stordita, tanto da non accorgermi della mia mano tra le sue, perché, se me ne fossi resa conto, avrei tremato tutto il tempo, e invece ero solo abbandonata in una gioiosa beatitudine.
Non ho staccato i miei occhi dai suoi, non ho potuto farlo mai.E poi non lo avrei mai salutato, ma i minuti a disposizione erano terminati...ed ecco l'ultimo saluto: un abbraccio ( di quelli che ti restituiscono la pace, che ti mettono in pace con l'universo).
 Mamma mia, quale atto d'amore è il suo verso il genere umano. 
E così, esco dal teatro, guardando la felicità ed il piacere di mio figlio disegnati sul suo volto e poi l'estasi provata.. che mi regala quel mio sguardo perso, 
Il mio compagno, che ha visto tutto da fuori, mi parla, ma io non sento nulla...
In tutto il racconto ho dimenticato di parlare dell'"angelo custode"  di Ted, Giorgio. E' il suo body guard a Roma, che con infinita gentilezza si è prestato a scattarci le foto del nostro colloquio.
Per cui ora possedevo quel  ricordo  tangibile....quelle preziose foto...
Casa, dolce casa...eccomi a scaricare le foto, a guardarle e riguardarle. 
Comincia il mio infinito scrivere su Facebook, parlare di JCS di Ted, il lavaggio del cervello a tutti per dimostrare quanto fosse indispensabile andare a vederlo.
Pubblico foto su foto, mie e di Ted. 
Sono affascinata, estasiata, rapita da quest'uomo e dalla sua energia, dal suo sguardo compassionevole, dal suo calore, dalla bravura, dalla voce che risuona come eco nella mia mente.
E così, come quando ero ragazza, prendo foglio, carboncino e gomma da cancellare. Comincio a disegnare Ted, prendo spunto da una foto di me e lui che amo molto.
Passo un giorno e una notte a disegnare...Vorrei dare vita a quel foglio, e quasi la prende.... E' proprio lui, forse più giovane, senza rughe,
ma riconosco quello sguardo infinito...
E ora? Ora devo tornare da lui: devo dargli il disegno, dimostrargli quanto è stato importante per me.
Benedetto Internet in  occasioni come queste:  via sul sito, per comprare un nuovo biglietto!
Eccomi già pronta al... terzo round!

E mi dice "Che meraviglia: sento il tuo cuore battere!"

Stavolta sola (so che ci sono un paio di amiche in teatro....e so che sarà una sorpresa per loro trovarmi li) :
terza fila, al centro...fremo e tremo...eccolo, comincia...e io ho ancora più emozione della prima volta, se mai sia possibile.
Ho con me il disegno, e i dischi da farmi autografare.... 
Sono pronta...forse... :-)
Soliti brividi, tocca al numeretto, numero quattro....: eccomi!
Mezzanotte, come Cenerentola... arriva Ted...sudore freddo e poi.. tocca a me!
Imbarazzo,  ma lo saluto e anzi, lo abbraccio subito...parliamo, stavolta non ho voluto l'interprete, a costo di parlare a gesti. Non saprei dire, come al solito, cosa ci siamo detti, ma siamo stati a contemplarci l'un l'altra negli occhi per un po, in silenzio e trovo che questo dica molto di più... delle parole. 
Mi risveglio allora da quello stato di euforia e mi ricordo di aprire  la copertina del disco di JCS : all'interno c'è il disegno, glielo porgo e gli dico: "E' per te!".

Uniti per sempre in quel sorriso

 E mentre lo facevo credo di essere avvampata...
... Io credo che a Ted sia piaciuto, sembrava felice riguardando le foto che Giorgio ci aveva 
scattato,quest'adorabile angelo, abile come un artista nel cogliere quell'attimo, che ci aveva uniti per sempre, me e Ted, in quel sorriso condiviso di gioia.
 Ancora un abbraccio e volo via, felice.
Vabbè... inutile dire che dopo pochi giorni avevo già prenotato le ultime due repliche al Sistina.
La quarta volta avevo il cuore galoppante, tanto che Ted mi fa:" Che meraviglia: sento il tuo cuore battere forte, è bellissimo!".
Ho rischiato la crisi cardiaca...
Ecco, io da questo incontro... non mi riprenderò mai più.
Ora frequento Facebook, la sua pagina, dove a volte pubblico cose, poi twitter, e anche ogni sito che mi porti a lui.

Quella che chiamo "La mia Ted's experience"

Ho fatto un nuovo disegno,è stato una mattina, dopo aver ricevuto una sua risposta ad un messaggio su fb: ero così felice che ho preso di nuovo foglio e carboncino ed ho disegnato senza fermarmi tutto il giorno, per poi pubblicargli il mio omaggio all'energia che  trasmette.
Inutile dire che il suo commento di apprezzamento è stato come... una carezza al cuore.
E in un baleno sono stata già lì con lui, nelle sei date al sistina a settembre,alla data di Verona, la data a Firenze e chissà dove altro arriverò?
Dite che sia Teddite acuta??
No, perchè di lui non si può fare senza!
...Tu arrivi a teatro, lo guardi, lo ascolti, lo incontri, lo abbracci ed esci rinnovata..
La magia sta tutta nella  connessione che crea con le persone. 

Potrei stare qui a scrivere all'infinito, ma credo che per ora sia più che sufficiente....
Ah dimenticavo: ho fatto un video con delle foto che ho scattato, oltre ad un audio "rubato", registrato con il cellulare mentre cantava "I only want to say", ma pure con le foto di noi due, poi l' ho pubblicato su youtube, con il titolo 'La mia Ted's experience' ...e ancora mi trovo persa a guardarlo e riguardarlo...

Vi allego qualche foto, le altre le potete trovare su FB sulla mia pagina (Barbara Rea) nella cartella dedicata a Ted.


 E questo invece è il video

Non so, sono frastornata... anche adesso... mentre scrivo di lui...
Non è possibile...ma è così.


Ringraziamo Barbara per questo sincero, fantastico contributo: per la sua gaiezza e la sua naturalezza e noi, che l'abbiamo ammirata accanto a Ted, raffinata e luminosa, le diciamo grazie anche perché..ha strappato a Ted... uno dei suoi più bei sorrisi!

martedì 8 luglio 2014

L'abbraccio di Ted insegna ad essere semplici

Ted Neeley e i giovani

Si chiama Giorgio, è un ragazzo romano, classe 83, non conosceva Ted Neeley, se non come un'icona di un'altra generazione e forse non lo avrebbe mai conosciuto meglio, se il destino non avesse giocato a suo favore, preparando per lui un incontro che... non avrebbe dimenticato facilmente!
"Sai...." mi dice, ma si interrompe subito, guardandomi tra il serio e il faceto, quasi che a raccontarmi un fatto così speciale debba considerare la reazione che potrà produrre negli astanti...abbassa veloce lo sguardo, per poi sorridere di tralice...

Lo spettacolo di Ted visto con gli occhi di un ragazzo nato negli anni 80

Fa parte di una generazione cresciuta in un periodo storico diverso da quello del film Jesus Christ Superstar, una generazione entusiasmata dalla tecnologia, dalla certezza di scoperte in un futuro ogni giorno diverso...che si è andato spegnendo sotto l'incalzare della recente crisi, che ha investito il mondo e l'Italia in particolare...
Ma io lo incoraggio, ho voglia di capire quello che un ragazzo di un'altra epoca  abbia potuto provare di fronte all'esibizione storica del nostro amatissimo...e lui, Giorgio, inizia senza preamboli il suo racconto:

-"Ho pensato a lungo cosa avessi provato quella sera dello spettacolo a Roma, al Sistina..che poi ne avevo sentito parlare più volte..intendo dire che avevo anche cantato spesso qualche canzone del film..era un motivetto famoso, di quelli che hai sempre sentito qua e là, da quando sei nato e che per motivi che non so dire... ti rimane in testa.
Ma il musical, per un motivo o per l'altro, non l'avevo mai visto...certo la mia generazione aveva avuto tanti miti e quel film, pur essendo famoso, non mi era mai accaduto di poterlo vedere, sebbene ci fossero mie amiche (e sopratutto le madri di queste amiche) senz'altro più informate di me a riguardo. Ma davvero io non l'avevo visto.
Questo per spiegare che non fu certo per mia volontà che un giorno, anche se stanco dopo una settimana pesantissima di lavoro, accettai l'invito ad assistere alla versione teatrale del film, allora al Sistina di Roma.
Ecco che sono contento di essere qui a scrivere su questo blog, nato sotto gli occhi di tutti noi che abbiamo assistito a questo miracolo di spettacolo, come non se ne vedevano da decenni.-

Quello che fa la fortuna di uno spettacolo non è nelle critiche severe o coraggiose o
 negli spunti "aromatizzati al peperoncino" : un evento lo fa il pubblico, sei d'accordo?


-Sì , in un certo senso è proprio così che mi sento, mi sento parte di un accadimento che ha dell'inaspettato, non mi aspettavo di trovarmi in contatto con una prodigiosa testimonianza coraggiosa di celebrazione della fede.
Devo confessare che, agli occhi di chi, come me, non ama i messaggi istituzionalizzati di una religione che non trova  modo di raggiungere il cuore della sua gente, JCS è diventato un emblema, un punto fermo di ciò che dovremmo accogliere per lasciarci ispirare dal senso del Divino...per me assistere a JCS è stato un momento di apertura, verso quell'immagine (quella di Gesù n.d.r.), ma non solo: è stata una svolta personale, proprio per chi come me non era in armonia con  una figura di Gesù deprivata della sua umanità, troppo lontana dalla gente,
dal suo popolo..
Così, assistere a questo spettacolo , con l'interpretazione superba di Ted Neeley come Gesù, mi è sembrato per la prima volta di scorgere il Suo vero volto: qui il messaggio è dirompente e diretto.
E quel che ho voluto vedere io è che"ogni essere umano è Gesù " : tutti coloro che praticano, che conducono una vita onesta piena di pietà e comprensione per gli altri, stanno seguendo una scia di santità, di aspirazione verso un fine ultimo, superiore e non fa niente se non vi riusciranno, anche se mancheranno nel loro fine, almeno avranno tentato e non ci sarà condanna, per loro, in un modo o nell'altro anche loro sono"Gesù"...-

Quindi quello che ti ha colpito di più è stato il messaggio religioso?


-Penso che dal momento che c'e un messaggio, vuol dire che c'e' chi lo veicola e chi lo ascolta..invece non dovrebbe esserci differenza: nessuna barriera tra Gesù e la gente: proprio come quando Ted/Jesus scende tra il pubblico!-


Ed è così che hai percepito quest'opera musicale?

-Vedi, Ted Neeley ha chiaramente inteso come andasse interpretato Gesù, non come un essere lontano anni luce e morto sulla croce 2000 anni fa, ma come un uomo del nostro tempo, di ogni tempo, con le stesse domande di sempre: riuscirò a farcela? A portare a termine il mio compito?
Secondo me le debolezze umane aiutano a rafforzare il messaggio di Verità: l'umanità deve ambire al cielo senza dimenticare la terra...-.

E tutto questo grazie a Ted Neeley ed alla sua interpretazione?

-Parliamo di uno spettacolo, parliamo di un cantante, ma parliamo pure di quello che dovrebbe essere un'opera: capace di stimolare il senso critico, non lasciare indifferenti: sì, di fronte a Ted Neeley non si può rimanere indifferenti.
 Il bello è che tutte queste riflessioni sono simultanee all'intensità della storia, della musica e dell'interpretazione, dal primo attore, fino all'ultima comparsa sul palco, il teatro si caricava di energia, di un'elettricità positiva, che pervadeva il luogo e tutte le persone che erano lì...
E' stato poi, durante l'incontro, dopo lo spettacolo, che ho potuto capire che molta di quell'energia arrivava proprio da lui, da Ted Neeley.
Un semplice abbraccio mi ha trasmesso ancora di più fisicamente quell'energia che avevo sentito distintamente in teatro, poche ore prima: ero sorpreso e felice.
E poi quello che vedevo mi riempiva di stupore: Ted abbracciava tutti indistintamente, come fossero loro i protagonisti.
Penso che con quell'abbraccio (che inizia in scena e culmina nel suo incontro), Ted compia ogni sera un miracolo ben più grande, che sta nell'insegnare ai suoi fans la forza della semplicità, forse è il solo modo con cui possiamo ancora una volta scorgere... Gesù in noi.-

Ecco che un altro tassello del nostro mosaico è composto:...Ted parla attraverso i suoi fans..noi lo ascoltiamo ed ogni volta di più capiamo cosa voglia dire il suo motto: "Keep the circle turning"....






mercoledì 2 luglio 2014

Quando un amico è per sempre


La filosofia di Ted sull'amicizia ed il segreto della sua voce

Vorrei una volta camminare tra le vie di Ranger, in Texas, per capire cosa deve aver significato per Teddy bambino crescere in quella serena cittadina della contea dello Eastland; 

 tutto sarà molto cambiato, ma se nel 2000 gli abitanti erano non più di 3000,durante gli anni giovanili di Ted doveva trattarsi di una piccola cittadina e come afferma lo stesso Neeley, in una bella intervista, "ci si conosceva tutti...".


Il grande interprete di Jesus Christ nasce infatti proprio qui, dove conduce una vita serena e confortevole, tra la casa famigliare e gli incontri nel coro della chiesa Battista.Per sua stessa asserzione, si trova molto bene nel'ambiente religioso, che frequenta spesso, senza esservi indotto da amici o famigliari ed è comprensibile presumere quanto tutto ciò abbia favorito l'inclinazione spirituale degli anni della maturità.Invero, come ci ha confidato una sua carissima amica,che ci onora del suo apprezzamento a questo blog, Ted è sempre stato lo stesso. Dagli anni della contestazione studentesca, quando Bobbie Starna Potter lo conobbe, ad oggi, non ha mai perduto il sereno ottimismo e la fiducia ispiratrice che hanno fatto di lui un uomo speciale, prima ancora di un cantante e di un attore eccezionale..

  

"Se due persone divengono amiche, quell'amicizia è per sempre"

E' stata proprio lei a rassicurarmi della mia sensazione, ricevuta e conservata cara nel mio cuore dopo l'incontro con lui, raccontandomi tra l'altro un aneddoto e poi una frase profonda, che da sola rende la sensazione della luce che traspare da quest'uomo.
 Il contesto descritto da Bobbie era proprio quello di un incontro, dove lui ebbe a dire che, "quando due persone si conoscono e divengono amici, non importa quanto tempo trascorra dopo, ma ogni volta che capita di rivedersi, è come se fosse trascorso solo un giorno".
Una frase che da sola rende la sensazione del rispetto e della considerazione che Ted ha sempre espresso chiaramente ad amici, conoscenti ed anche ai suoi fans.

E ricordiamo che solo pochi anni prima dell'incontro con Bobbie, Ted aveva già firmato il suo primo contratto discografico. Come possa aver conservato semplicità e candore, a contatto con uno star system impietoso e talvolta soffocante, rimane un mistero.
I soldi, la carriera, la popolarità cambiano tutti e trascorrere una vita inseguito dai fans può non essere piacevole.
Al contrario, Ted ha istituito il suo "meet and greet" personale, dove incontrare e ascoltare i suoi ammiratori, trascorrendo con loro ore ed ore...questo non è comune a nessun attore, nè cantante io abbia mai conosciuto e voi?
E dunque è la profonda umanità che colpisce, la sua disponibilità, la sua dolcezza...


Come ha più volte ricordato lui stesso, sin da ragazzo aveva avuto subito molto successo con la sua band locale e presto aveva iniziato a suonare al di fuori della cerchia cittadina, ricevendo immediati apprezzamenti per le eccezionali doti di cantante; non dimentichiamo però che la passione di Ted era già per la batteria,lo strumento che più di ogni altro ha amato e che tutt'ora predilige (chi avrà visto la presentazione dell'ultimo lavoro - Rock opera- avrà notato che Ted ha due bacchette in mano), ma quello che sorprende è che questo strumento possa aver avuto una parte importante...proprio nello sviluppo delle sue capacità vocali, come lui stesso affermerà....


Può la batteria aver reso uniche le sue doti cantante?

Infatti, in un'altra bella intervista, sostiene di dover molto delle sua prodigiosa voce, agli anni trascorsi a cantare nel coro, ma, come confida subito dopo, c'é un altro segreto:
 "... Lo sviluppo dell'ampiezza vocale, può essere stato stimolato dalla vibrazione esercitata sul diaframma" afferma Ted, ed aggiunge: "il risuonare della cassa della batteria ha cambiato qualcosa nella mia voce..."
 E per chi, come me, ha passato gli anni della prima gioventù facendo parte di una rock band, non è difficile da credere!
Ho sempre amato la batteria e condivido l'amore di Ted per quello strumento: trovo la forza e l'intensità che scaturiscono da quei suoni assolutamente dirompenti.
 Purtroppo però non ho mai potuto ascoltare Ted alla batteria e mi auguro un giorno di potergli chiedere di esaudire questo mio desiderio....sarà davvero un sogno realizzato!



mercoledì 25 giugno 2014

Connessioni del cuore

Una testimonianza piena di ardore

Isabel ci scrive da Pamplona, in Spagna e vuole raccontare al blog il suo bell'incontro con Ted Neeley, un incontro che avvenne più di 40 anni fa...nei loro cuori.
La sua lettera è un fiume in piena e travolge con l'energia che solo l'amore sa ispirare: a lei, Isabel, non manca la magia e così ci lasciamo condurre dal suo bel racconto, una testimonianza piena di ardore e di speranza, di luce e di candore, quello che Ted ispira in ciascuno di noi, ma che, laddove il cuore sia più puro, può illuminare una vita intera...

Me encanta Ted Neeley!


 Isabel lo afferma senza mezze misure: "Amo Ted Neeley!", lo ribadisce perentoria e sicura già  all'inzio della sua storia e di questo non abbiamo dubbi: senza indugio la seguiamo subito sulle onde del suo bel racconto:

"Voglio raccontare come potei conoscere un uomo tanto speciale!
E dunque, eravamo nell'anno 1975 e in Spagna proiettavano la prima del film Jesus Christ Superstar;  con un'amica andai ad assistervi e mi innamorai del film, della musica, dei suoi attori,  dei suoi ballerini e ovviamente di  Ted e Carl (Anderson  n.d.r.)...ovviamente non fu l'unica visione, ma ne seguirono molte altre, tanto che mia madre iniziò a rifiutarsi di darmi il danaro per vedere sempre lo stesso film!! 
 Ma  allora comperai l'LP e presi ad ascoltarlo mille volte e sebbene non parlassi inglese, lo imparai a memoria e quelle canzoni avrei continuato  a cantarle per 40 anni..
La mia amica, intanto, era andata a studiare in un'altra città e le capitò di poter incontrare Carl Anderson, che firmava autografi per  i suoi fans in un centro commerciale e fu così che, tornata a Pamplona,  mi riportò un suo autografo.


Isabel ci fa sapere che Ted è sempre con lei....




E il sogno diventa realtà

Passarono tanti anni e quando imparai a navigare in Internet, cercai subito la pagina di Ted Neeley... e non persi occasione di scrivergli, per dirgli quanto lo ammirassi. Ma quale fu il mio stupore di ricevere subito una sua risposta! Mi ringraziò davvero e fu molto, molto cordiale...
Non potevo crederci: era stato proprio lui a rispondermi!
Poi, nel marzo di quest'anno (2014), seppi che Ted avrebbe interpretato Jesus a Roma: quanto mi sarebbe  piaciuto poterlo vedere di persona! 

Così  i miei figli, che sapevano di questa passione e che erano cresciuti con la sua musica, decisero di accompagnarmi a vederlo.
Così ci siamo organizzati per partire , tutta la famiglia, eccetto mio marito, che doveva rimanere per lavoro a Pamplona. 
Ricordo che, man mano che si avvicinava il giorno della partenza, divenivo poco, a poco più  nervosa e non stavo più nella pelle, nel prepararmi per  quell'evento tanto atteso...

Il giorno della rappresentazione, al teatro Sistina di Roma, eravamo seduti  in terza fila, io ed i miei due figli e quando dal palco sono partite le prime note, gli occhi ci si sono riempiti di lacrime!
Ma quando Ted è apparso sul palco, non ci son parole per descrivere quello che ho provato...

Tutto, ma proprio tutto ci è apparso meraviglioso: la sua voce, ma anche gli altri cantanti, gli artisti, i ballerini: tutto é stato fantastico!

E Ted mi disse : "Io ti conosco da Facebook"

E quando, a spettacolo terminato, sostavamo nella hall del teatro, fummo sorpresi e grati di sapere che avremmo potuto incontrare Ted, di lì a poco.
Ci avvisarono che ogni gruppo poteva avere poco tempo a disposizione , poiché erano in tanti ad attenderlo, noi avremmo avuto solo 3 minuti ciascuno, ma era comunque un'occasione grandiosa.

Ted arrivò all' una del mattino e iniziò a ricevere le persone che l'avevano atteso.

Noi fummo ricevuti alle 3  e non potei non pensare quanto dovesse essere stanco, dopo più di due ore sul palco, eppure trovava la forza di parlare con tutti noi..
poi, quando è stato il mio turno, ci siamo abbracciati e lui mi ha preso il viso tra le mani, dicendomi :"Io ti conosco da Facebook!".
 Non potevo crederci: come faceva a ricordare la mia faccia? Su Facebook siamo migliaia... 
Per fortuna mio figlio parla inglese e discorrendo con Ted scoprì che io e mio marito ci eravamo sposati nello stesso anno e persino nello stesso giorno di lui e sua moglie: è stato allora che Ted mi ha detto: "Io e te abbiamo una connessione spirituale". Mi sono sentita al settimo cielo!


Connessioni del cuore

Noi siamo di Pamplona, in  Spagna e gli abbiamo voluto fare un dono che gli ricordasse la nostra città: un fazzoletto con gli stemmi, che lui ha voluto che gli annodassimo al collo, mentre gli dicevamo quanto fossimo felici di vederlo, di come avessimo pianto di fronte al palco e perchè incontrarlo  fosse stato un sogno che si avverava, come  poterlo abbracciare...





Quei minuti con lui sono volati e tutto era Pace, Amore e Luce, gli abbiamo detto  che non avremmo mai dimenticato e che se fosse venuto in Spagna noi saremmo stati lì, ad accogliere uno dei suoi famosi abbracci ed ora lo so:

 Ted sarà nei nostri cuori per sempre.



giovedì 19 giugno 2014

My favourite dancer

 A lei che danza nel tuo cuore

E' stata una magnifica ballerina, una madre affettuosa, un'elegante manager in carriera...ma è una donna di cui puoi intravedere l'anima ed è lei che danza nel suo cuore...
Quando da bambina guardavo e riguardavo Jesus Christ Superstar, che avevo registrato su di  una videocassetta del vecchio sistema betamax, ricordo che  mimavo gestualità e ardimenti di quell'indimenticabile balletto di Simone Zelota, tanto mi ero innamorata delle coreografie di Richard Mc Donald, così articolate e piene di energia, che finivo per dedicare ore ed ore a provare e riprovare i passi del mitico balletto, di fronte alla TV accesa. Mi concentravo a volte su di una, poi sull'altra danzatrice...e per un motivo che forse ha a che fare con contiguità affettive, che ci  rendono più affini a chi abbia tratti somatici e colori simili ai nostri, iniziai a seguire lei, la splendida ballerina in seconda fila (prima a sinistra e poi, nella scena successiva,a destra, nell'inquadratura del balletto) : era lei ad aver attratto il mio sguardo ammirato. 

Una maestra speciale

Sul set di JCS: a destra si scorge Leeyan
Chi aveva eseguito il montaggio del film, certo non poteva prevedere quel che sarebbe stato il futuro di quella pellicola, che dopo 40 anni
sarebbe stata vista da gente di ogni parte del mondo, che vi  avrebbe assistito non una, ma decine di volte, dalla sua messa in onda, ai passaggi in tv e su internet...molti ne conoscono ogni scena, ne hanno esaminato ogni fotogramma, con precisione meticolosa e soddisfatta....
Ma allora, quando io ero solo una bambina, "lei" sembrava essere lì solo per me: ed era una vera star, era la mia maestra un po' speciale, seria ed intensa in mezzo alle altre..sì, ricordo che le altre erano sorridenti, ma lei era addirittura estatica, compresa nel volteggio e nella piena armonia della sua danza.

Eleganza e semplicità

In una delle poche scene in cui non la vediamo danzare, quando è seduta ad ascoltare Jesus, col volto leggermente in angolazione, l'espressione completamente assorta, sembra essere consapevole di quel che sarebbe accaduto tanti anni dopo: diventare la moglie di uno dei più grandi attori e cantanti della nostra storia, un vero mito vivente: questa cosa avrebbe potuto costituire per chiunque un'eredità pesante, ma non per  lei, che si muove leggera, affrontando il tempo e le vicissitudini con eleganza e semplicità.
Figuratevi la mia felicità, quando, parlando con un'amica molto vicina alla famiglia Neeley, ho avuto conferma delle mie sensazioni.

Una radiosa immagine di Leeyan e sua figlia Tessa
Il destino dell'incontro sul set di JCS

"Vedi", mi ha confidato la mia amica (che conobbe Ted nel lontano '69) "Sembra che tra loro ci sia stato un che di diverso, quando si incontrarono la prima volta, qualcosa che ha avuto bisogno di anni per essere compreso..ma una fiamma si era già accesa come per magia..."
La storia che mi avrebbe narrata di lì a poco, illustrava un fatto  avvenuto mentre la troupe di Jesus Christ si trovava in Israele, nella grande grotta in cui furono girate alcune delle scene più famose del film: era proprio lì che si sarebbe svolto il primo incontro della celebre coppia. 
Più volte Ted Neeley avrà a dichiarare che a quel tempo non c'era   alcunché di sentimentale tra loro, sebbene lui stesso riconosca al mitico film del suo esordio cinematografico, il merito di avergli permesso di conoscere la compagna di una vita.
Leeyan con il suo tenerissimo yorkshire
 Ma a  dispetto delle mie divagazioni, la mia interlocutrice mi avrebbe messo al corrente di un particolare curioso, un episodio che aveva rappresentato il primo contatto tra Ted e Leeyan : "Erano tutti all'interno della grotta e tutt'attorno erano stati accesi dei fuochi, così, durante una pausa del film, alcuni attori e comparse vi si erano radunati attorno. Ora accadde che Ted avesse notato questa bellissima ragazza, dalla chioma fluente e che si fosse reso conto all'improvviso di come i capelli di lei fossero pericolosamente vicini alla fiamma. Così si alzò rapidamente e la raggiunse, per evitare che prendessero fuoco. Quel che sarebbe accaduto dopo che i loro sguardi si fossero incontrati, sarebbe stato il primo preludio ad un amore sbocciato molti anni più tardi, ma magicamente annunciato da un mirabile destino. Forse è suggestivo ricordare che la scena che sarebbe stata girata poco dopo, sarebbe stata quella della canzone : "Everything is alright"...

Dedizione alla famiglia e spirito imprenditoriale

Conclusasi l'esperienza sul set di JCS, Leeyan Granger, talentuosa artista, nata a Buffalo nello Stato di New York, già ballerina presso il National Ballet Company di Toronto, continuò ad impegnarsi nella sua carriera, prendendo parte anche ad alcuni film come The Labyrinth, Going Berserk, The last married couple in America, Blame it on the night.
Alcuni momenti salienti della famiglia  Neeley al completo
E durante le riprese di.qualche film, può darsi  che abbia avuto modo di reincontrare Ted, dato che lui era spesso impegnato nella composizione di colonne sonore, ma tutto questo è solo gossip e sì, confesso una sfrenata passione romantica per i racconti d'amore!
Il resto però è storia e Leeyan e Ted si sposarono proprio nel corso degli anni 80, coronando il loro matrimonio felice con la nascita della primogenita Tessa (che qui  accanto vediamo tenuta in braccio dall'orgoglioso papà, in una bellissima foto) e poi con la nascita di Zacharias, il secondogenito della coppia.
Leeyan e Ted, entrambe impegnati professionalmente, proseguirono nelle loro rispettive carriere, anche se è facile immaginare quale dedizione la nostra meravigliosa danzatrice abbia dovuto dedicare alla famiglia e quanto del suo tempo e del suo talento sia stato impegnato a crescere i suoi due figli, profondendo loro ogni attenzione. Cionondimeno, proprio prendendo spunto dalle nuove incombenze familiari, Leeyan si è resa conto di essere un'eccellente pasticcera e con spiccato spirito imprenditoriale, ha trovato il tempo per dar vita ad un'attività tutta sua, iniziando ad ideare ricette speciali di dolci e biscotti, oramai conosciutissimi negli Stati Uniti: era così nata la sua on line cookie company, la "Granger's cookies", attraverso cui si possono ordinare  manicaretti eseguiti proprio con la ricetta originale di Leeyan Granger..(ce n'e' anche uno assai invitante che porta proprio il nome di Ted, perchè è il suo preferito e che spero di poter assaggiare anche io, un giorno o l'altro...).

Mano nella mano, per le vie di Roma capitale

Una simpatica confezione firmata "Granger's cookies"
In questi giorni Leeyan Granger ha raggiunto il suo compagno di una vita a Roma, dove è da tempo impegnato nella nuova edizione teatrale di Jesus Christ Superstar, presso un famoso teatro capitolino. E' stata così un'occasione per seguire, sui giornali e su internet, la bella famiglia a spasso per le vie della capitale: eccoli mano nella mano, con la semplicità di una coppia tra tante, ma disponibili ai fotografi ed ai fans, pieni di quella cortesia ed affetto, che ne hanno fatto i beniamini dei  romani (che chiedono a gran voce che ricevano almeno la cittadinanza onoraria e mi sento di dire: perchè no?).
Ciao Leeyan! Bellissima signora dallo sguardo di bimba: ti siamo grati per la tua grazia e il tuo spirito sereno! God bless you and your beautiful family!

mercoledì 11 giugno 2014

Il canale You Tube di Ted Neeley

Ted Neeley è su You Tube

Per chi ancora non l'avesse scoperto, è attivo dallo scorso anno un canale You Tube, interamente dedicato a Ted Neeley, dove potrete trovare i suoi hits più famosi, ma anche interviste e performances live.
Come sempre nel suo stile, ci presenta con delicatezza e sensibilità i suoi progetti : di volta in volta  saremo informati delle nuove uscite e potremo condividere la gioia di poterlo seguire nelle pubblicazioni di nuove emozioni.
Questo è il link del suo benvenuto al canale Youtube (elettrizzante...sembra di stare lì con lui...)

Clicca qui per vedere il benvenuto di Ted al suo canale


Vi ricordo che proprio sul canale di Ted, potrete ascoltare alcuni brani del suo ultimo fantastico lavoro  "Rock Opera", un gran bel disco da non perdere, con 2 contributi di personalità diverse (Carl Anderson e Yvonne Elliman) che danno vita a duetti indimenticabili: un prezioso compendio di godibilissime impressioni sonore, un disco come non ne sentivo da anni. Personalmente ho trovato la scelta dei brani accuratissima e suggestiva e non mi stanco mai di ascoltarlo: tanti complimenti, tutti meritati!
Vi consiglio di selezionare il link in basso e di collegarvi subito al canale di Ted  per  ascoltare, direttamente dalle sue parole, la presentazione di questo magnifico lavoro.

Ted Neeley ci parla del suo ultimo lavoro Rock Opera


domenica 8 giugno 2014

Applausi interminabili per Jesus Christ al Sistina

Ogni replica all'apice del successo

L'opera rock più grande di tutti i tempi, "Jesus Christ Superstar", da 20 anni messa in scena dal regista Massimo Piparo nella versione originale di Andrew Lloyd  Webber e Tim Rice, con riconoscimenti di critica e di pubblico, quest'anno ha raggiunto con la presenza di Ted Neeley, l'apice del gradimento e del successo a livello nazionale ed europeo. 

Una tournée per Jesus Christ?


Sembra sia possibile l'inizio di una tournée di spettacoli a data da definire, ma nel frattempo l'opera sarà in cartellone fino al 22 giugno 2014, sempre al teatro Sistina di Roma, per la gioia di chi non fosse riuscito a vederla o per chi  volesse assistervi ancora (molti l'hanno già fatto e sono tornati non una, ma 3, 4, anche 5 volte!).


Novità nel cast

Dunque ancora delle stupende occasioni per immergerci nella grandiosità di un musical di grande intensità, ma con un cast un po' cambiato rispetto a quello dello scorso mese di maggio.
Nel ruolo di Pilato non vedremo il già bravissimo Pau dei Negrita, ma  l'avvincente Emiliano Geppetti (che avevamo apprezzato nei panni di Simone Zelota), mentre nel ruolo di Caifa subentrerà Marco  Fumarola, last but not least Gloria Mele, affermata cantante di musical, nella parte di Maria Maddalena.
Insieme a loro Feysal Bonciani, come Giuda, ci elettrizzerà ancora con la sua verve travolgente, mentre il bravissimo Paride Acacia, confermato nel ruolo di Hannas ci regalerà come sempre un'interpretazione di tutto effetto; accompagnati dalla  fantastica orchestra diretta dal maestro Emanuele Friello,  nonchè dai 24  incredibili acrobati e ballerini nelle coreografie di Roberto Croce, con le scenografie di Giancarlo Muselli e i costumi di Cecilia Betona, potremo godere di  uno spettacolo per sempre indimenticabile.

Interminabili appalusi per Ted Neeley

 Acclamato con calorosissime standing ovation, Ted Neeley, protagonista osannato, continua a conquistare ogni giorno nuovi estimatori della sua verve artistica di attore e cantante dalle doti non comuni e insieme al  bravissimo cast, l'opera continua ad appassionare il pubblico di ogni età, confermandosi evento dell'anno ed imperdibile occasione di appassionante spettacolo.



mercoledì 4 giugno 2014

Fiori e poesie

Ispirazione e armonia


Tra i tanti messaggi che giungono dedicati a te, Ted, ce ne sono alcuni che colpiscono per semplicità e gaiezza, altri per la sostanziale chiarezza: sono persone a cui hai dato una speranza, a cui hai saputo strappare un sorriso, anche in circostanze difficili, con la preziosa e amichevole considerazione di cui ci fai partecipi, la tua capacità di andare oltre il consueto e di mostrarti semplice e diretto, attraverso la tua musica e con il tuo talento, come solo le Grandi Anime sanno essere.

Poesia e fiori raccolti per te

Alcuni di loro, dei tuoi fans, mi pregano di dirti che confidano in te e che ti saranno sempre vicini.
Ecco, allora, Veronica, appassionata ammiratrice, che ti porge i suoi fiori e la sua poesia, un po' triste, perché sperava di venirti a vedere a Verona il primo giugno, ma la necessità di un improvviso intervento l'ha trattenuta a Stoccolma.
Le auguriamo tutto il meglio e ci aspettiamo di vederla serena e felice al prossimo appuntamento di ottobre all'Arena di Verona.
Un grazie a te, Ted, perché trovi spazio nella tua vita e nel tuo cuore per tutti noi.

Dreams

Dreams...broken dreams
the wind tore dreams inadvertently
leaving empty life again
Dreams...broken dreams
distant promises that might be
but took the form of smoke and perhaps
went slowly and died of thirst
Dreams..broken dreams
Longings of the soulthat I want to fuse
with the fire of memories I have of you
scratching yesterday relived the past
Dreams.... broken dreams
chocked with tears and pain
suddenly uprooted without solution
dreams that were and are not now before
Dreams...... broken dreams
(Veronica Guadalupe)